Vasto

Affacciata sulle acque cristalline dell’Adriatico, protetta da una cintura di vette appenniniche, Vasto da sempre è considerata una delle città più affascinanti del centro Italia.

Amata e apprezzata per la sua storia antichissima che ebbe origine dall’eroe omerico Diomede, ammirata per le sue bellezze naturalistiche è una città unica dove si mescolano tradizione e modernità.

A Vasto puoi divertirti sotto l’ombrellone, nuotare e fare sport nelle riserve naturali, oppure passeggiare e fare shopping tra i caratteristici vicoli del centro storico. Dopo il tramonto, invece, puoi gustare la tipica cucina marinara con le sue antiche ricette come il “Brodetto di pesce alla vastese” in uno dei tanti graziosi ristoranti vista mare, oppure abbandonarti alla musica dei suoi locali notturni e all’ospitalità dei vastesi.

Le spiaggie di Vasto

SPIAGGIA DI VASTO MARINA
Vasto Marina rappresenta il fulcro del turismo estivo vastese. Con la sua spiaggia lunga e larga costituisce un luogo attrezzato per la vacanza con tutta la famiglia. Una spiaggia di sabbia finissima e dorata che si estende a forma di falce a delimitare l’ormai notissimoGolfo d’Oro di Vasto, dal celebre monumento alla bagnante, sul versante nord, al torrente Buonanotte, su quello sud, sulla quale insistono stabilimenti balneari,ombrelloni e lettini, campi da beach volley-soccer-tennis e la possibilità di noleggiare pedalò, gommoni e canoe. Molte le possibilità di parcheggio a cominciare dai due lungomare Cordella e Duca degli Abruzzi, alla vecchia stazione in piazza Fiume e a quello sotterraneo in via Martiri Istriani.

SPIAGGIA DI PUNTA PENNA
Splendido: non si potrebbe definire altrimenti lo spettacolo regalato ai visitatori dallo scenario della spiaggia di Punta Penna. Delicatissima sabbia dorata delimitata da un alto frontone che ne abbraccia la natura selvaggia e le dune che accolgono piante assai rare e le attività riproduttive di specie di grande rilievo come il fratino, simbolo della Riserva di Punta Aderci. Il mare qui è cristallino e trasparente, con i fondali lentamente degradanti e sabbiosi e rappresenta davvero un must per i bagni estivi e gli sport acquatici. E chi voglia fermarsi fino a sera potrà ammirare un romantico tramonto in mare, uno dei due soli luoghi sull’Adriatico in cui è possibile vederlo. Stagliata a Nord del porto di Punta Penna, la spiaggia è dominata dal faro di 73 metri, il secondo più alto d’Italia, e dalla torre di difesa voluta dal viceré di Napoli fra il 1563 e il 1568. Di rilievo la presenza di un’area ristoroattrezzata e di ampie possibilità di parcheggio.

SPIAGGIA DI PUNTA ADERCI
A seguire il nucleo centrale della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci, ovvero la spiaggia di Punta d’Erce o Aderci. Anch’essa di natura ciottolare rappresenta il fulcro di uno dei tratti naturalistici più belli ed interessanti di tutto la regione. Dal promontorio che sovrasta la cala, il secondo più alto sul mare Adriatico dopo quello del Conero, è possibile osservare uno degli scenari più emozionanti che si possano ammirare: dalle tonalità azzurre dell’Adriatico ad uno splendido esemplare di trabocco di recente restaurato, alla vegetazione rigogliosa della macchia mediterranea fino al profilo montano dei tre parchi nazionali della Majella, del Gran Sasso-Monti della Laga e dei Monti Sibillini. Il luogo, dotato di parcheggio, si addice a momenti di relax appaganti e di riconciliazione con la natura vera, ma si presta bene anche agli amanti del walking, della mountain-bike, del birdwatching.

SPIAGGIA DI MOTTAGROSSA
La Riserva di Punta Aderci si chiude con la estesissima spiaggia in ciottoli di Mottagrossa, la cui parte più frequentata è racchiusa nel primo segmento. È certamente uno dei tratti costieri più acerbi e selvaggi, in grado di regalare l’ebbrezza di sentirsi finalmente liberi dalla routine quotidiana ed abbracciati dai colori e dai profumi della natura. Sostare anche brevemente sul litorale di Mottagrossa, magari cullati dal placido moto del limpido mare, significa perdere la cognizione del tempo e regalarsi una sincera sensazione di benessere psicofisico. Tutto il tratto è affiancato da un sentiero in quota, a circa 20 metri di altezza, che può essere percorso a piedi o in bicicletta alla scoperta di pinete, valloni e macchia mediterranea. L’accesso è un po’ complesso, in quanto molto internato, ma vale la pena avventurarsi nell’area per scoprire la bellezza e la ricchezza della zona più settentrionale degli oltre 16 chilometri di costa vastese.

SPIAGGIA CANALE
Di grande valenza paesaggistica nonché luogo davvero  da lasciare col fiato sospeso è, invece, località Canale. Per accedervi dalla Strada Statale 16 Adriatica bisogna affrontare un percorso stradistico certamente non facile tra la vegetazione lussureggiante. Poi un piccolo parcheggio e l’accesso ad uno dei tratti più caratteristici degli oltre 16 chilometri di costa vastese. Racchiuso tra due splendidi trabocchi che ne incorniciano l’insenatura principale, Canale presenta una spiaggia ciottolosa accarezzata dalla flora tipica delle aree del medio Adriatico in grado di regalare una comunione cromatica dispensatrice di rilassatezza e quiete. Il fondale diradante in modo lieve consente di sostare a lungo nelle acque limpide che baciano la spiaggia.

SPIAGGIA LOCALITA’ CASARZA
Casarza è uno dei luoghi più ameni e selvaggi della costa vastese. Una caletta di ciottoli piatti e chiarissimi racchiusa da una scogliera che si tuffa in un limpidissimo e trasparente mare; il tutto accanto ad un approdo per piccole barche da pesca.  La località è sita all’interno del Sistema di Aree Protette della Costa Teatina in quanto accoglie la “visita invernale” di uccelli quali i piovanelli, i chiurli, leballerine bianche, nere e gialle, i cormorani e varie specie di gabbiani e di anatre. Tipica delle rupi marittime la vegetazione che arricchisce l’intera zona, rappresentata dal finocchio di mare, dal mirto e da alberi di alto fusto. L’area è asservita da un comodo parcheggio cui si accede direttamente dalla Strada Statale 16 Adriatica.

SPIAGGIA DI SAN NICOLA
Ancora sulla Strada Statale Adriatica 16 insiste l’accesso ad un’altra delle meraviglie della costa vastese, ovvero San Nicola. Un’ansa di ciottoli piatti attorniati da calette e arenili ora ciottolosi ora coperti di morbida sabbia sui quali si innestano piscine naturali e scogli e dai quali si possono ammirare, sul versante settentrionale, due splendidi trabocchi. La località sorge nei pressi del dismesso tracciato ferroviario che costituirà lo snodo attorno al quale sorgerà la Via Verde dei Trabocchi, che rappresentano una caratteristica strutturale ed un patrimonio dell’intera costa teatina. Alle spalle del tratto in ciottoli una vegetazione lussureggiante e, per molti versi, selvaggia che fa da contraltare ad uno dei tratti più limpidi e trasparenti del mare Adriatico, tant’è che spesso è possibile notare la presenza di amanti dello snorkeling. Al servizio di chi voglia trascorrere la giornata in questi luoghi un ampio e comodo parcheggio.

CALETTA DI TORRICELLA
Nei pressi della spiaggia di San Nicola, o, meglio, subito dopo, troviamo la caletta di Torricella. L’immagine turistica vastese passa da sempre per il litorale sabbioso e quello ciottoloso. Torricella, invece, è in grado di regalare pur nella sua modesta area un paesaggio diverso, ovvero una classica cala a scogliera bassa. Soggetta alle maree, l’area è riparata da una parete scoscesa e, proprio per la sua conformazione, risulta molto “intima”. Si apprezzano la sua “piccola piscina” naturale e le acque terse nelle quali è possibile scorgere anche piccoli gruppi di pesci che sguazzano vicino il litorale. 

TRAVE
L’ultimo tratto caratteristico del litorale vastese, quello più a Sud prima di giungere alla sabbia dorata della Marina, è rappresentato da località Trave. Per alcuni versi simile a Torricella, a Trave si accede attraverso una scalinata ferrata che consente di attraversare il vecchio tracciato ferroviario; ed è proprio un maestoso trabocco ad accogliere il turista quando giunge sul mare, in quello che rappresenta uno dei luoghi storici della città di Vasto. Una piccola caletta di sabbia, ciottoli e scogli abbracciata dal verde lussureggiante della vegetazione a un passo da Vasto Marina: questa è Trave, da cui godere anche di una splendida vista sul monumento alla Bagnante e il golfo baciati dal caldo sole estivo.

SPIAGGIA VIGNOLA
Provenendo dallo scalo portuale e dalla spiaggia sabbiosa di Punta Penna, sulla sinistra troviamo la deviazione per uno dei luoghi ameni della nostra città: Vignola. Una piccola e sottile ansa in gran parte ciottolosa che poi diviene sabbiosa in prossimità di un noto centro turistico. Acque limpide, spesso solcate da appassionati degli sport acquatici, Vignola rappresenta un po’ il sunto della variegata offerta del litorale vastese aggiungendo anche la presenza di una piccola scogliera e untrabocco sullo sfondo.

 

Costa dei Trabocchi

L’Abruzzo è conosciuto soprattutto come regione dei parchi nazionali e come regione montuosa, per le sue vette che sono le più alte del sistema appenninico.

L’Abruzzo però è anche una regione di mare, con chilometri di litorale ricchi di straordinari paesaggi, molto diversi tra di loro.

In provincia di Chieti questo litorale diventa interessantissimo, con calette, promontori, scogliere alte e frastagliate, che lo rendono unico e paragonabile alle coste oceaniche del Portogallo o della Scozia. Questo tratto, che si estende da Ortona a San Salvo, comprendendo San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Casalbordino e Vasto,  è noto come “Costa dei Trabocchi” e  assume il nome, appunto, dal trabocco, antica e tipica costruzione marinara, che è frequente incontrare sulla costa e ne è diventata il simbolo.

Sulla Costa dei Trabocchi si affacciano stupende cittadine.

Cominciando il viaggio da nord e spostandosi man mano verso sud, si incontra per prima Ortona. Oltre ad essere una delle più interessanti stazioni balneari della costa, con i frequentati Lido Riccio e Lido dei Saraceni, Ortona è dotata di uno dei porti più attrezzati d’Abruzzo. Una splendida vista panoramica della città è offerta dalla Passeggiata Orientale, dalla quale è possibile raggiungere il Castello Aragonese e la cattedrale di San Tommaso. L’entroterra, invece, racchiude un bacino agricolo di grande importanza, famoso soprattutto per i suoi ottimi vini.

Scendendo verso Sud, subito dopo, si incontra San Vito Chietino, situata in uno degli angoli più suggestivi del litorale abruzzese, e definita da D’Annunzio “il paese delle ginestre”. Dal Belvedere Marconi, la cui veduta panoramica vale da sola una visita alla cittadina, la vista spazia dai massicci della Maiella e del Gran Sasso ad ovest, Ortona a nord, il mare adriatico ad est, a sud-est Punta Penna del Vasto fino ad ammirare più in giù le sagome scure delle isole Tremiti. Nel centro storico la bella chiesa ottocentesca di San Vito Martire. La parte bassa del paese, chiamata Marina, è un’animatissima stazione balneare. All’interno la popolosa e bella frazione di Sant’Apollinare, ricca di un’agricoltura fiorente.

A sud di San Vito Chietino si individua il tratto più incontaminato del litorale frentano. Qui, nel territorio di Rocca San Giovanni, dove spiagge sassose si alternano a scogliere a picco sul mare, è possibile visitare il “Centro di documentazione ambientale “Costa dei Trabocchi”.  Nell’antico borgo fortificato, fondato nel 1076, sorge la parrocchiale di San Matteo, dichiarata monumento nazionale, che conserva una bella tela del 300, raffigurante la Madonna della Navicella.

C’è poi Fossacesia che offre il panorama eccezionale del Golfo di Venere, dominato dalla collina su cui si trova l’antica Abbazia di San Giovanni in Venere, uno dei monumenti di riferimento di tutto l’Abruzzo.

Torino di Sangro sorge in bella posizione panoramica ad ammirare il mare e la parte terminare della valle del Sangro. Nel centro storico sono da visitare la Chiesa di S.Salvatore del 700, la chiesa di San Felice con annesso convento, e il Palazzo Priori. A ridosso della Marina si trova il famoso bosco della “Lecceta”, dichiarata riserva naturale con legge regionale. Vicino al bosco sorge il curatissimo “Cimitero Britannico dei caduti nella cruenta battaglia del Sangro del 1943”. Più a sud in località le Morge si aprono belle spiagge di ghiaia e di sabbia.

Una spiaggia di sabbia finissima caratterizza anche il lido di Casalbordino, a ridosso del quale si trovano i ricchi boschi di San Savino e di Don Venanzio e i ruderi dell’Abbazia di S. Stefano in Rivomarsi.

In pochi minuti si arriva a Vasto, l’antica Histonium. Dal suo suggestivo Belvedere delle Lame lo sguardo si apre sul bellissimo Golfo d’Oro. Il centro storico è ricco di monumenti che testimoniano un glorioso passato: la chiesa di Santa Maria Maggiore, la cattedrale di San Giuseppe, il vecchio Castello Caldoresco e il Palazzo d’Avalos. Di grande importanza è Punta Aderci, riserva regionale istituita nel 1998 a tutela del litorale roccioso.San Salvo si sviluppa in parte sulla collina, dove sorge il cuore amministrativo,  e in altra parte lungo la Marina, rinomata stazione balneare. Nella “Casa della Cultura” si possono ammirare reperti di epoca romana e medievale della città antica, ma il monumento principale del centro storico è la chiesa di San Giuseppe. La Marina offre una spiaggia a tratti ancora selvaggia, intorno alla quale si stanno sviluppando le attività alberghiere, della ristorazione e del tempo libero.

Isole Tremiti

A circa 12 miglia al largo del Gargano si trovano le Isole Tremiti, definite per la loro incantevole ed incontaminata bellezza “le perle dell’Adriatico”. L’acqua è cristallina, la varietà dei colori dei fondali, il fascino della storia rendono le Isole Tremiti una tappa turistica obbligata a cui nessun appassionato del mare dovrebbe resistere.

Il piccolo arcipelago è costituito da tre isolotti; dall’isola di San Nicola, il centro storico, religioso e amministrativo dell’arcipelago. Dall’isola di San Domino, in buona parte ricoperta da boschi, le sue acque sono limpide, la costa è frastagliata di cale, punte e scogli, nelle cui acque è stata immersa la statua di Padre Pio, dall’isola di Cretaccio, un ammasso roccioso di colore giallo per la sua natura argillosa che va scomparendo per le corrosioni incessanti. Dall’isola di Caprara (o Capraia o Capperaia), disabitata.
Dall’isola di Pianosa, parzialmente invasa dalle acque, disabitata e senza vegetazione.